Cosa vedere a Fagagna
ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO FAGAGNESE
Il “borgo” di Fagagna è in realtà costituito da sette antiche e distinte borgate che lo sviluppo edilizio degli ultimi decenni ha “compattato” in un unico centro abitato, disseminando gli spazi della campagna di nuove costruzioni.
Partendo dal Palazzo Municipale, si può salire al Colle del Castello attraverso una vecchia strada selciata (vicolo Morcjùte e via Cecconaia). In cima si trovano il palazzo della Comunità, sede amministrativa e giudiziaria della Comunità di Fagagna dagli inizi del XVI secolo al 1797, e i ruderi del castello, la cui parte più antica risale all’XI secolo.
Imboccando poi un’altra strada selciata, via Salizzada, si arriva alla Pieve di Santa Maria Assunta. La chiesa fu costruita, forse su preesistenze paleocristiane, nel XIII secolo e con il suo campanile che timidamente appare dietro il colle del castello ha vegliato per secoli sulle vicende del borgo.
Dalla Pieve, attraverso la panoramica via dei Tigli e via della Pieve, si incontra una casa-forte del XIV secolo e si giunge infine al Museo della vita contadina ospitato in Cjase Cocèl, una tipica dimora friulana di campagna del XVII secolo.
Si riemerge dal passato ma subito vi si torna entrando nella chiesetta di San Leonardo (secolo XIV) con i suoi evanescenti affreschi trecenteschi. Ancora un antico viottolo (vicolo degli Orzinutti), un paio di strade (su via Umberto I si affaccia il settecentesco palazzo Nigris) e si è di nuovo in piazza.
Dal municipio prendiamo ora un’altra direzione, verso Borgo Paludo. Superati, in via Umberto I, i palazzi Asquini e Pico (il primo, residenza della famiglia comitale, è del XVII secolo; l’altro è un edificio protoindustriale in cui si lavorava il tabacco), si giunge all’antico borgo dove si notano palazzo Pecile (secolo XVIII) e antiche case a schiera con bei portoni (via Paludo e via Lucca). Da via Paludo si può tornare al castello e alla pieve per dirigersi, attraverso un percorso panoramico (strada Daûr Glesie) al fortino militare della prima guerra mondiale e, da qui, seguendo la strada campestre (Riva di Cjastenêt) al borgo Riolo, sorto a fine cinquecento.
Per gli appassionati si possono scoprire nelle Chiese del comune cinque organi storici: nella parrocchiale di Madrisio c’è quello del Nacchini (1752); il Comelli del 1788 con la splendida tastiera intarsiata in ebano e avorio è in Santa Maria Assunta a Fagagna; nella parrocchiale di Villalta c’è un Callido del 1792; gli organi di Valentino Zanin (1827) e Beniamino Zanin (1903) sono rispettivamente nelle chiese di Ciconicco e di San Giacomo in Fagagna.
Infine, va segnalato il castello di Villalta, di proprietà privata, si erge in mezzo alla campagna con la sua torre e le mura merlate almeno dal 1216, quando compare per la prima volta nelle cronache come feudo della nobile famiglia dei Villalta.
LE ATTRAZIONI TURISTICHE
Cjase cocèl
Qui è d’obbligo una visita perché si tratta, forse, del museo più vivo, vero e completo della civiltà rurale in Italia. Sono stati ricreati tutti gli ambienti della memoria friulana, dalla cucina con il fogolâr alla camera da letto al granaio. Colpiscono gli odori: di stalla per la presenza degli animali, di mosto perché si fa il vino, di carbone nella fucina, il profumo del pane nel forno e della farina nel mulino.
Con il restauro non è stata riportata in vita solo l’antica abitazione che lo ospita, ma anche le attività umane che vi si svolgevano. Sono stati ricreati tutti gli ambienti, nei quali agiscono gli abitanti di un tempo: le merlettaie, la filatrice, il fabbro, il mugnaio, l’oste ecc. Tra le chicche, c’è il canto (registrato in Croazia) con cui l’ape regina dà ordini alle operaie.
Museo della Vita Contadina di Cjase Cocèl
via Lisignana
tel. 0432 801887
Sito internet: www.museocjasecocel.it
Oasi dei Quadris
Qui ha preso avvio il progetto di reintroduzione della cicogna bianca, oggi arrivato a contare una settantina di esemplari, insieme con quello di riproduzione dell’ibis eremita, l’uccello dal becco di maschera veneziana.
Oasi naturalistica dei Quadris
via Caporiacco
tel.: per info 338 7175877 – per prenotazioni visite guidate 331 9788574
Sito internet: www.oasideiquadris.it
Castello di Villalta
via Castello, 27
tel.: 0432 800171
Sito internet.: www.castellodivillalta.it
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